La cappella dei Chattrix è uno dei gioielli barocchi della Val Montjoie. edificata in 1694, è rimaneggiata tra il 1720 e il 1723 grazie al dono dei fratelli Genamy, mercanti originari di San Nicola emigrati a Vienna in Austria, per esempio.
Leggi di piùMostra di meno
Iscritta al titolo dei Monumenti Storici dal 1976, la cappella dei Chattrix è uno dei gioielli barocchi della Val Montjoie. Costruita nel 1694, viene rimaneggiata tra il 1720 e il 1723 grazie al dono dei fratelli Genamy, mercanti originari di San Nicola emigrati a Vienna in Austria. È posta sotto la protezione di San Donato e San Leonardo che figurano su una delle tele esposte nella cappella.
Un ricco arredamento ne inganna l’occhio adorna la facciata.
All’interno si scopre uno scrigno...
Un ricco arredamento ne inganna l’occhio adorna la facciata.
All’interno si scopre uno scrigno...
- Storia, cultura e ereditàPresentato su una tela classificata come Monumento Storico nel 2003, il Santissimo Sacramento si riferisce all'ostia consacrata durante la messa ed esposta ai fedeli in un ostensorio, un sole da orafo. Per i cattolici, questo simboleggiava la presenza reale del corpo di Cristo nell'ostia, una nozione respinta dai protestanti dell'epoca. La cappella ospita una serie di dipinti, tra cui spicca l'Incoronazione della Vergine, opera barocca dell'artista olandese Philippe-Christian de Bentum, realizzata nella Praga del XVIII secolo. Il restauro della cappella nel 2019 ha ripristinato il baldacchino dietro la pala d'altare, mentre i delicati dipinti murali completano l'abbondante decorazione scolpita e dipinta.
L'altare è ornato da un paliotto in pelle in stile italiano, impreziosito da argento, che rende questa cappella un vero gioiello dell'arte barocca. Infine, le antiche sedie conservate nella cappella testimoniano una pratica singolare: la tassazione delle sedie. I parrocchiani affittavano una sedia all'anno e iscrivevano il loro nome su una piccola targa di ceramica, fornendo così un reddito supplementare al parroco e alla cappella.